Simonetta Cesaroni (Roma, 15 ottobre 1949 – Roma, 7 agosto 1990) è stata una vittima di omicidio italiana. Il suo caso, noto come il delitto di Via Poma, è uno dei più controversi e irrisolti della cronaca nera italiana.
La vittima: Simonetta Cesaroni era una giovane donna di 20 anni che lavorava come segretaria presso uno studio di commercialisti in via Poma a Roma.
Il delitto: Il 7 agosto 1990, Simonetta fu trovata morta nell'ufficio in cui lavorava. Era stata brutalmente aggredita e pugnalata.
Le indagini: Le indagini sul caso furono immediatamente complesse e piene di depistaggi. Diversi sospettati furono presi in considerazione, ma nessuno fu mai condannato in via definitiva. Tra i principali indagati figurarono:
Pietrino Vanacore: Portiere dello stabile in cui si trovava l'ufficio. Fu inizialmente condannato e poi assolto.
Raniero Busco: Fidanzato di Simonetta all'epoca dei fatti. Anche lui fu processato e assolto.
Il processo: Il processo per l'omicidio di Simonetta Cesaroni fu caratterizzato da molteplici colpi di scena, prove controverse e sentenze contrastanti.
L'esito: Ad oggi, il delitto di Via Poma rimane irrisolto. Nonostante numerosi processi e indagini, non è stato possibile individuare con certezza il colpevole. La vicenda continua a suscitare interesse e polemiche nell'opinione pubblica.
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